I consolati italiani si preparano alle modifiche alle norme sulla cittadinanza

Le rappresentanze diplomatiche stanno già iniziando ad adattarsi ai possibili cambiamenti che deriveranno dal nuovo decreto, tra cui la formazione del personale e le procedure di revisione.

Con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 36, pubblicato il 28 marzo 2025, i consolati italiani nel mondo, compresi quelli situati in Brasile, si stanno mobilitando per adattare le proprie procedure alle nuove linee guida stabilite dalla normativa.

Il nuovo decreto impone notevoli restrizioni al riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza (ius sanguinis), limitando il diritto ai soli figli e nipoti di italiani nati in Italia. Inoltre, le procedure di riconoscimento della cittadinanza vennero centralizzate in un apposito ufficio a Roma, sottraendo tale competenza ai consolati.

Alla luce di questi cambiamenti, i consolati stanno implementando misure per adattarsi alle nuove esigenze. Tra le azioni adottate vi sono la formazione del personale per gestire le nuove procedure, la revisione dei processi interni e la sospensione temporanea degli appuntamenti per il riconoscimento della cittadinanza. Alcuni consolati hanno già rimosso l’opzione per fissare un appuntamento per il riconoscimento della cittadinanza dai loro sistemi online.

Gli esperti avvertono che, finché il decreto non sarà convertito in legge dal Parlamento italiano, cosa che dovrebbe avvenire entro 60 giorni, i consolati non hanno definito procedure per la situazione attuale, fatta eccezione per quelle che rientrano nelle nuove norme. Ciò significa che la maggior parte dei procedimenti in corso sono sospesi, colpendo migliaia di richiedenti, soprattutto in Brasile, che ospita la più grande comunità di discendenti italiani al di fuori dell’Italia.

Si prevede che il Parlamento italiano discuterà e voterà il decreto entro la fine di maggio. Durante questo periodo, le regole possono essere modificate, approvate o revocate. Nel frattempo, i consolati continuano a prepararsi a possibili cambiamenti permanenti, cercando di garantire il rispetto della legislazione e di ridurre al minimo l’impatto per i richiedenti.

Compartilhe