La Commissione Affari Costituzionali approva le prime modifiche al decreto legge 36

Dopo un intenso dibattito, i parlamentari hanno approvato le prime modifiche al testo originale, concentrandosi sulla semplificazione dei documenti e sullo snellimento dei processi.

Dopo intensi dibattiti, la Commissione Costituzione e Giustizia e Cittadinanza (CCJC) della Camera dei Deputati ha approvato le prime modifiche al Decreto Legge n. 36. Le modifiche mirano a semplificare la legislazione vigente, eliminare ambiguità e ridurre la magistratura, con l’obiettivo di migliorare il contesto imprenditoriale nel Paese.

Il testo approvato è quello sostitutivo proposto dal deputato José Medeiros (PL-MT) al disegno di legge complementare 102/21. Tra le modifiche proposte, spicca l’eliminazione del termine fissato per le autorità pubbliche per regolamentare la futura legge, con la motivazione che tale disposizione viola la separazione dei poteri. Inoltre, è stata esclusa la disposizione che prevedeva la nullità di una norma infralegale non conforme alla normativa vigente, ritenendo che il potere regolamentare dovrebbe agevolare l’attuazione della normativa vigente.

Secondo il testo approvato, gli organi dell’esecutivo federale devono promuovere periodicamente delle procedure per razionalizzare gli standard normativi. La proposta stabilisce principi di semplificazione, quali la chiarezza e l’obiettività delle norme sub-giuridiche, la ricerca della semplificazione dell’ambiente imprenditoriale e la riduzione delle controversie legali. Inoltre, stabilisce che l’interpretazione delle norme e la risoluzione delle ambiguità devono sempre essere effettuate nel modo più favorevole ai contribuenti e ai cittadini.

Gli obiettivi della semplificazione dei diplomi normativi includono il rendere più efficienti gli atti sub-giuridici o abrogarli quando non necessari, il consolidamento degli atti normativi con lo stesso tema, l’elaborazione di standard più chiari e semplici, il miglioramento dei meccanismi di governance per l’approvazione di nuovi standard sub-giuridici e la promozione della certezza del diritto.

La proposta deve ancora essere analizzata dalla Camera in seduta plenaria e dal Senato.

Compartilhe